Moira Orfei

 

 

 

"La Regina del Circo italiano" 

 

 

 

 

 

 

Moira Orfei è stata senza dubbio la “diva” per eccellenza: in oltre 40 anni di attività ha toccato le città di mezzo mondo.

La sua fama si consolida fin dagli anni Sessanta grazie a diverse circostanze: la partecipazione a film di successo, le numerose apparizioni televisive, i milioni e milioni di manifesti con il suo volto sorridente affissi in tutta Italia e, soprattutto, il suo essere un personaggio con caratteristiche ben precise, sempre uguali, sia esteriori, come la pettinatura, il trucco, i vestiti, sia interiori, come l’estrema generosità, la dedizione alla famiglia e al lavoro.

Figlia d’arte, nata in un carrozzone a Cadroipo (Udine) il 21 dicembre del 1931 nel piccolo circo del padre Riccardo (famoso clown Bigolon), alla morte del genitore viene accolta dallo zio Orlando che faceva lo stesso mestiere, e a 6 anni è già una brava generica.

Negli anni Sessanta intraprende una carriera cinematografica che la porterà ad apparire in una cinquantina di film e dopo poco sposerà Walter Nones, conosciuto in Kuwait. Insieme fonderanno una, inizialmente, poco fortunata società con le sorelle Mediano; il vero successo arriverà nel 1963 con l’inaugurazione del “Circo di Moira Orfei”.

Oltre a presentare spettacoli di altissimo livello, il complesso segnerà alcune tappe importanti nella Storia del Circo italiano, passando dall’estetica alla grande attrazione dei primi anni Settanta - “l’uomo proiettile” - al Circo sul ghiaccio.

Una sorta di città viaggiante con due piste, oltre duecento dipendenti, considerato dalla critica uno dei migliori spettacoli circensi italiani del dopoguerra.

Avevano il tutto esaurito e quando il manager di un circo concorrente in bolletta chiese come facessero, Walter Nones l’innamoratissimo marito, rispose pieno d’orgoglio: “È semplice, noi abbiamo Moira”.

Poi arrivò lo spettacolo di rivista con Alighiero Noschese (“Follie sul ghiaccio”1974) e la scelta di attingere ad artisti dell’enorme serbatoio sovietico negli anni Ottanta (“Moira più Mosca”) per poi arrivare alla riduzione attuale in stile “Music Hall”particolarmente attenta al ritmo, all’eleganza, all’organicità dello spettacolo.

Dal 1975, sotto diverse insegne, hanno effettuato numerose tournées all’estero come quella in Iran nel 1977, quando il circo rimase bloccato con cento artisti e cinquanta animali in seguito all’insurrezione popolare e si mobilitò il Ministero degli Esteri, che fece inviare la “Achille Lauro” a recuperare personale, animali e attrezzature.

Hanno ricevuto molti riconoscimenti come il “Clown d’oro” nel 1987 e in seguito quello d’argento per il numero di animali esotici e per l’alta scuola di equitazione, presentati dai figli di Moira e Walter: Stefano e Lara Orfei-Nones, considerati tra i più completi artisti di circo italiano della nuova generazione.

Moira Orfei è stata una donna incantevole che negli anni è riuscita a rimanere identica a se stessa, con una tempra di ferro, la tenacia, l’intelligenza, gli occhi neri e scintillanti; con un sorriso radioso, la straordinaria pettinatura con l’ondulazione appena fatta, l’inconscia purezza, il fascino eterno oltre l’isteria delle mode che né l’avventatezza di una gioventù sicuramente difficile, né il lavoro, né le notti insonni hanno mai alterato.

Sembra aver compresso la sua vita, gli affetti e la grande generosità in una valigetta portatile dove il circo, la famiglia e la gioia di vivere indissolubilmente legati, rappresentano un “lungo viaggio di terra e di cuore”. Lei è stata ciò che tutti noi vorremmo essere. Una regina nel suo campo: e come nelle opere, le regine hanno sempre vissuto delle trionfanti storie d’amore.

“La nostra è stata una vita meravigliosa, siamo la squadra più affiatata del mondo: due cuori e uno chapiteau”, amava ripetere con la sua bella faccia florida. “Le fate madrine devono avermi ascoltata, perché ogni mio desiderio è stato esaudito”.

La Regina del Circo italiano si è spenta a Brescia il 15 novembre del 2015, all’età di 83 anni.