Carlo Forlanini 

 

 

Carlo Forlanini (1847-1918): il ritratto di un uomo di Scienza che, grazie alle sue intuizioni e ricerche, ha salvato migliaia di vite in tutto il mondo. 

 

Nato a Milano l’11 giugno del 1847 - figlio di Federico Forlanini, medico milanese allora primario dell’ospedale Fatebenefratelli - Carlo Forlanini si laurea in Medicina a Pavia nel 1870. Nel 1877 esce la sua “Rivista di Aero e Climatoterapia”, organo dell’Istituto Medico-Pneumatico di Milano - da lui diretto - inizio di quel corpo di studi che perseguì per tutta la vita. Dal 1884 insegna a Torino Propedeutica e Patologia Medica, poi dal 1898 all’Università di Pavia prima Patologia Medica e, dal 1899, Clinica Medica, cattedra che tiene fino al 1918.

Le sue pubblicazioni sono molteplici per argomenti ma i lavori fondamentali sono quelli sulla patologia polmonare, a cui è legata la sua fama di scienziato e di clinico.

Interessatosi fin da giovane allo studio degli apparati pneumatici e all’aeroterapia, stimolato dal fratello Enrico - pioniere dei dirigibili - Carlo Forlanini era appassionato soprattutto dei cosiddetti apparecchi pneumatici, di cui studia e fa brevettare due modelli personali per far compiere le espirazioni in aria rarefatta e le inspirazioni in aria compressa in modo che il polmone venga di nuovo dilatato. Le sue soluzioni tecniche sono ingegnose, anche se questo tipo di terapia per la cura dell’enfisema non doveva aver successo, come anche i modelli di apparecchi per le inalazioni medicamentose, delle quali però Forlanini aveva intuito l’avvenire.

I suoi lavori sull’enfisema polmonare e quelli sulla cura dei versamenti pleurici sono pietre miliari nella Storia della Medicina. La toracentesi con introduzione di aria filtrata può essere considerato uno dei lavori fondamentali della medicina pratica. I suoi due precetti fondamentali - estrarre quanto più liquido è tecnicamente possibile ed introdurre aria al posto del liquido estratto - sono ancora oggi seguiti dai medici nella cura della pleurite. Importanti sono gli studi sulla espirazione intercisa e quelli sull’ipertensione arteriosa. Si deve alla sua Scuola l’invenzione dello sfigmomanometro di Riva-Rocci, attualmente usato in tutto il mondo, che permise la determinazione della pressione arteriosa con un metodo incruento. Fondamentali sono inoltre le sue ricerche sulla cura della tubercolosi polmonare con il pneumotorace artificiale, fino a pochi anni fa una delle migliori e più preziose conquiste nel campo della terapia di questo morbo.

Dal 1882, anno della proposta puramente teorica del nuovo metodo di cura, al primo caso di tubercolosi polmonare curato con il pneumotorace - reso noto nel 1906 - ai numerosi casi successivamente trattati, furono fatte continue modificazioni per rendere gli apparecchi perfetti e semplici nello stesso tempo, al punto da poter dare, in mani esperte, la sicurezza dell’atto operativo. L’idea fondamentale di mettere a riposo il polmone malato per facilitarne la guarigione, mediante introduzione nel cavo pleurico di gas inerti (azoto od aria filtrata) con un semplice ago, derivava da speculazioni teoriche e constatazioni pratiche comuni a tutti i medici del suo tempo. Ma la grandezza di Forlanini non consiste nell’aver suggerito di introdurre aria nel cavo pleurico, quanto nell’aver concepito la dottrina meccanica che giustifica il pneumotorace: la dottrina della collassoterapia. Tuttavia  le sue idee non trovarono via facile nella mentalità dei medici di quel tempo. Infatti solo dopo molti anni il suo metodo venne approvato e adottato in tutto il mondo. Forlanini venne candidato per due volte al Premio Nobel per iniziativa dell’autorevole patologo Prof. Camillo Golgi.

Senatore dal 1913, nello stesso anno ha fatto parte del Consiglio superiore della pubblica istruzione. Nel 1934 alla sua memoria è stato intitolato il sanatorio di Roma, sede della Clinica universitaria della tubercolosi e delle affezioni respiratorie, che ancora reca il suo nome.

Carlo Forlanini si è spento a Nervi, in provincia di Genova, il 25 maggio del 1918, all’età di 70 anni.