La Giornata mondiale del rifiuto della miseria 

 

 

Fu celebrata per la prima volta a Parigi il 17 ottobre del 1987: a distanza di 30 anni la forbice tra ricchi e poveri si è drammaticamente allargata. 

 

Il 17 ottobre ricorre la Giornata mondiale del rifiuto della miseria.

 

Questa ricorrenza è stata indetta per la prima volta nel 1987 a Parigi, quando centomila persone che volevano difendere i diritti umani di ogni paese, condizione e origine, diretti da padre Joseph Wresinski, si riunirono sul Sagrato dei Diritti dell'Uomo, al Trocadéro.

 

Egli sintetizzò il senso della ricorrenza con le seguenti parole: “Laddove gli uomini sono condannati a vivere nella miseria, i diritti dell'uomo sono violati. Unirsi per farli rispettare è un dovere sacro”.

 

Nel 1992 l’ONU ha dato ufficialità alla ricorrenza e da quell'anno, sempre il 17 ottobre, si ricorda questo evento.

Alcuni dati per comprendere l’entità del fenomeno. Nel 2015 l'Istat ha stimato che le famiglie italiane in condizione di povertà assoluta sono pari a 1 milione e 582 mila, e che le singole persone - nella medesima condizione - ammontano a 4 milioni e 598 mila unità (il numero più alto dal 2005).