Italo Calvino

 

 

Un ritratto di Italo Calvino (1923-1985). Massimo esempio di intellettuale eclettico, è stato una figura di primo piano nel panorama letterario e politico del Novecento.  

 

Il padre Mario, un agronomo di origine sanremese, si era trasferito per lavoro a Cuba insieme alla moglie Evelina Mameli, una sassarese laureata in Scienze naturali e prima insegnante di botanica in un Ateneo italiano: ed è lì, a Santiago de Las Vegas, che è nato Italo, il 15 ottobre del 1923.

Nel 1925 i Calvino tornano in Italia e si stabiliscono nella Villa Meridiana di Sanremo.

La Villa ospita la direzione della Stazione Sperimentale di Floricoltura, dove Calvino vive fino a vent’anni, in un giardino pieno di piante rare ed esotiche. Ciò non basta, complice anche la guerra, per fargli portare a termine, come vorrebbero i genitori, gli studi presso la facoltà di Agraria.

Dopo l’8 settembre 1943, il giovane entra nella Resistenza e combatte con i partigiani delle Brigate Garibaldi. Arrivata la Liberazione Calvino si iscrive al Partito comunista italiano, collabora a giornali e riviste e nel 1947 si laurea in Lettere a Torino, con una tesi su Joseph Conrad.

Nello stesso anno pubblica, grazie a Cesare Pavese che ne apprezza subito le doti, “Il sentiero dei nidi di ragno”, ispirato alla sua esperienza partigiana in Liguria. Nel 1948 entra nella redazione torinese dell’Unità dove si occuperà, fino al settembre del ‘49, della Terza pagina.

Nel 1949 pubblica il volume di racconti “Ultimo viene il corvo” e passa quindi, con funzioni di dirigente, alla casa editrice Einaudi. Nel 1957, in seguito ai fatti d’Ungheria, si dimette dal Partito comunista ma non rinuncia all’impegno democratico.

La produzione letteraria di Calvino è vastissima. Sono degli anni Cinquanta “Il visconte dimezzato”, “L’entrata in guerra”, “Le Fiabe italiane”, “Il barone rampante”, “Il cavaliere inesistente”.

Tra il 1959 e il 1960 lo scrittore vola negli Stati Uniti ricavandone “Lezioni americane”, che uscirà postumo per Garzanti nel 1988.

Nel 1963 pubblica “La giornata di uno scrutatore”. L’anno successivo sposa Ester Judith Singer, traduttrice argentina di origine russa, e con lei si stabilisce a Parigi dove nel 1965 nasce la figlia Giovanna. Nello stesso anno escono “Le cosmicomiche”, a cui segue, nel 1967, “Ti con zero”.

Del 1972 è “Le città invisibili”, e del ‘73 “Il castello dei destini incrociati”.

Nel 1979 il romanzo “Se una notte d’inverno un viaggiatore” diventa subito un best seller.

Nel 1980 si trasferisce a Roma e pubblica una importante raccolta di saggi, “Una pietra sopra”.

Del 1983 sono i racconti di “Palomara” cui segue, per la Garzanti - dove è passato in seguito alla crisi della Einaudi - “Collezione di sabbia”.

Nella notte tra il 18 e il 19 settembre del 1985 una emorragia cerebrale stronca il grande scrittore all’ospedale di Siena. Usciranno postumi oltre alle “Lezioni americane”, “Il nome”, “Il naso”, “Sotto il sole giaguaro” e “Un re in ascolto”.