Giornata internazionale per i diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza 

 

 

La Giornata internazionale per i diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza si celebra il 20 novembre dal 1989, in quasi tutti i Paesi del mondo.

La ricorrenza commemora la data in cui l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvò la Convenzione Internazionale sui Diritti dell'Infanzia per la tutela dei minori.

 

Essa rappresenta dunque un'occasione per riflettere sulla difficile condizione in cui vivono tantissimi bambini e adolescenti nel nostro Paese. E per promuovere i diritti ancora spesso negati dei minori. 

 

 

Il 20 novembre si celebra la “Giornata Internazionale dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza” per ricordare il giorno in cui l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottò, nel 1989, la Convenzione ONU sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, documento che esprime i diritti fondamentali (il diritto alla vita, alla famiglia, alla salute, alla protezione da ogni forma di violenza, abuso, sfruttamento, ad esprimere la propria opinione e ad essere ascoltati) che devono essere riconosciuti e garantiti a tutti i bambini e bambine del mondo, senza distinzione di razza, colore, sesso, lingua, religione.

Tale Convenzione è stata ratificata nel nostro Paese il 27 maggio 1991, e quindi da allora è diventata Legge in Italia.

Nonostante vi sia un generale consenso sull'importanza dei diritti dei più piccoli, oggi la condizione dell’infanzia è in peggioramento.

In Italia due milioni di bambini e adolescenti tra 0 e 17 anni vivono in condizioni di povertà relativa; la crisi, la mancanza di lavoro, le difficoltà delle famiglie, il disseccarsi delle finanze locali sono macroelementi che si riverberano sulla vita quotidiana di tanti bambini e bambine.

Il nostro Paese infatti è agli ultimi posti in Europa negli indicatori principali relativi al benessere e ai diritti dell'infanzia, risultando fra gli Stati primi classificati su il rischio povertà e sulla povertà vera e propria.

L’impegno quotidiano da parte delle Istituzioni preposte e degli operatori, pubblici e privati, deve essere pertanto quello di garantire a tutti i bambini i loro diritti e le migliori condizioni di vita: perché nell’infanzia e nell’adolescenza di oggi, evidentemente, c’è il Paese di domani