Little Tony: l’Elvis italiano.  

 

 

Essere l’ “Elvis italiano” è stata la sua eterna sfida, imitando nei costumi e nelle movenze il “Re del rock” di Memphis.

Little Tony (1941-2013): il ritratto un grande protagonista della musica leggera italiana. 

 

Antonio Ciacci, in arte Little Tony, nasce a Tivoli il 9 febbraio del 1941.

La musica ha caratterizzato la sua giovinezza, probabilmente perché in casa lo zio, il padre e i suoi due fratelli erano musicisti. Antonio inizia ad esibirsi nei ristoranti e nelle balere ed è proprio in una di queste occasioni che l’impresario inglese Jack Good convince il cantante e i fratelli a partire per l’Inghilterra. Durante questo periodo viene a crearsi la band “Little Tony and His Brothers” ed è l’Inghilterra a far nascere nell’artista la passione per il rock and roll.

Alla fine degli anni ’50 il cantante incide un gran numero di dischi singoli: tra questi ricordiamo “Lucille”, “Johnny B. Good” e “Shake rattle and roll”. Fra queste canzoni, alcune diverranno colonne sonore per il grande schermo.

Dopo il soggiorno all’estero, Little Tony ritorna in Italia per prendere parte all’edizione sanremese del 1961 in coppia con Adriano Celentano. Il brano in questione è il celeberrimo “24.000 baci” che si aggiudica la medaglia d’argento. In quello stesso anno continua la sua collaborazione come autore ed interprete di brani destinati ad essere parte della colonna sonora di alcuni lungometraggi (tra cui “5 marines per 100 ragazze”, “Rocco e le sorelle”, “La bella americana”).

Nel 1962 partecipa all’edizione del Cantagiro con la canzone “So che mi ami ancora”, che però non riscuote il consenso del pubblico; decide allora di prendere parte all’edizione successiva con “Se insieme ad un altro ti vedrò”, aggiudicandosi la seconda posizione.

Dopo aver tanto collaborato con le produzioni cinematografiche in qualità di cantante, Little Tony inizia a vestire i panni dell’attore recitando in alcuni musicarelli.

Il vero trionfo arriva nel 1966 quando al Cantagiro si presenta con il brano ”Riderà”: non si aggiudica la vittoria, ma vende circa 1 milione di copie. L’anno seguente con “Cuore matto” raggiunge l’apice delle classifiche musicali in Italia e arriva a farsi conoscere in tutta Europa e nell’America del sud.

“Un uomo piange solo per amore”, “Lacrime” e “La donna di picche”, sono tre titoli di grandi successi firmati dall’artista: il primo presentato a Sanremo e gli altri due a Canzonissima.

Si ripresenta quindi nel 1968 a Sanremo portando al successo “Bada Bambina”. Da cantante ad attore a produttore il passo è breve: è in questo periodo infatti che fonda la propria etichetta discografica, denominata “Little Records”.

Nel 1974 partecipa al Festival di Sanremo con il brano “Cavalli” per poi giungere a “Un disco per l’estate” con “Quando c’eri tu”.

Nel decennio successivo con Bobby Solo e Rosanna Fratello fonda il gruppo “Ro.Bo.T”. Nel 1980 registra la sigla per la serie televisiva “Love Boat”. Nel 1991 viene inciso il 45 giri intitolato “Welcome to Montebelluna” che gli vale il riconoscimento di cittadino onorario dell’omonimo comune trevigiano.

Nel 2000 e nel 2001 su Canale 5 il cantante conduce con Maurizio Vandelli, Rita Pavone e Adriano Pappalardo, la trasmissione televisiva “I ragazzi irresistibili”. Dopo alcune ospitate in canali televisivi e numerosi concerti, il 23 aprile 2006 viene colpito da un infarto: tuttavia riesce, con il tempo, a ristabilirsi. In occasione dei festeggiamenti per il suo settantesimo compleanno pubblica l’album “ È impossibile”.

Colpito da un tumore ai polmoni, Little Tony si spegne a Roma il 27 maggio del 2013, all’età di 72 anni