Madre Teresa di Calcutta 

 

 

"La Santa degli ultimi" 

 

“La mia era una famiglia felice. Avevo un fratello e una sorella, ma non mi piace parlare di questo. Non è importante, ora. La cosa importante è seguire la volontà di Dio, lungo la strada in cui ci guida a fare qualcosa di bello per lui”. Madre Teresa

 

Agnes Gonxha Bojaxhiu non era povera. Anzi: era figlia di un ricco commerciante, abitava in una grande casa in cui non mancavano mai il pane, la carne, la frutta.

Agnes Gonxha Bojaxhiu non era abituata a dormire per terra. Anzi: dormiva su morbidi materassi di paglia, in letti di quercia tagliati secondo le antiche tradizioni dei montanari albanesi. E non aveva mai visto la mano di un lebbroso, non conosceva i segni della peste nera, della scabbia, del colera; non aveva mai avuto alcuna malattia se non qualche bronchite d’inverno, non era mai entrata in un ospedale.

Agnes Gonxha Bojaxhiu non aveva un carattere mite e sottomesso, e non passava le giornate in preghiera: era una ragazza che sognava un marito e dei figli, una vita tranquilla nella città natale.

Però Agnes Gonxha Bojaxhiu divenne Madre Teresa di Calcutta. Albanese, nata il 26 agosto del 1910, morta il 5 settembre del 1997, suora. Santa.

Era il 10 settembre del 1946 quando si manifestò quello che i fedeli chiamarono, “Il giorno dell’Ispirazione”. Un miracolo, una visione, una voce dall’alto?

“Fu un affare privato, in una casa di preghiera a Darjeeling, sulle pendici dell’Himalaya - dirà più tardi Madre Teresa - non una visione: io non ho mai avuto visioni”.

Ed era, infine, il 12 aprile del 1953 quando nella cattedrale cattolica di Calcutta undici ragazze presero per la prima volta i voti e Madre Teresa confermò definitivamente i suoi.

Nacque così formalmente la Congregazione delle Missionarie della Carità.

La rincorsa, il tormento della partenza, erano ormai alle spalle. Davanti, restava una strada lunghissima da percorrere. In fondo a questa un Premio Nobel per la Pace - nel 1979 - una beatificazione a tempi di record - il 19 ottobre 2003 da Papa Giovanni Paolo II - e circa un milione di persone accolte, sfamate, curate, consolate e rivestite di dignità nell’agonia.

“Una goccia nell’oceano”, secondo i critici di Madre Teresa: ma, nelle sue parole: “La cosa importante non è fare molto o fare tutto. La cosa importante è essere pronti per qualunque cosa, in qualunque momento: essere convinti che, servendo i poveri, noi serviamo realmente Dio”.

In quegli inizi vi era probabilmente già tutto, come il gheriglio fresco in una noce.

Poi la noce si aprì, e non si richiuse mai più.  

 

Domenica 4 settembre 2016 - in una Roma blindata per le altissime le misure di sicurezza previste dalla prefettura - Madre Teresa di Calcutta è stata proclamata Santa da Papa Francesco con una cerimonia in Vaticano: evento culminante del Giubileo della Misericordia. Sono stati oltre 120 mila i fedeli e i pellegrini presenti alla messa officiata dal Pontefice alle 10.30 in Piazza San Pietro, trasmessa in Mondovisione nei cinque continenti.