Mia Martini

 

 

Ripercorriamo i momenti salienti della vita e della carriera di Mia Martini (1947-1995). La storia di un’esperienza umana e artistica drammatica e controversa. 

 

 

Domenica Berté nasce a Bagnara Calabra (Reggio Calabria) il 20 settembre del 1947.

Trascorre l’infanzia a Porto Recanati, iniziando a tenere serate e a partecipare a concorsi per “voci nuove”. Nel 1962, a Milano, incontra il discografico Carlo Alberto Rossi che le fa incidere i primi dischi con il nome di Mimì Berté.

Trasferitasi a Roma, a cavallo fra gli anni Sessanta e Settanta lavora come corista, e dall’incontro con Toto Torquati e Alberigo Crocetta nasce un nuovo progetto musicale centrato sul nome d’arte Mia Martini. Con questo nome debutta discograficamente nel 1971 con “Padre davvero”, e con questa canzone vince il Festival di Musica d’Avanguardia e Nuove Tendenze di Viareggio.

Nel 1971 pubblica l’album di debutto, “Oltre la collina”, che contiene alcuni brani scritti da Claudio Baglioni. Nel 1972 incide “Piccolo uomo”, con cui “vola” in classifica e vince il Festivalbar. Il suo secondo album, “Nel mondo, una cosa”, viene premiato dalla critica come miglior Lp del 1972. Nel 1973 pubblica il suo più grande successo commerciale, “Minuetto”, e vince di nuovo il Festivalbar.

Nel 1975 viene proclamata miglior cantante donna dell’anno dal referendum "Vota la Voce".

Nel 1976 partecipa al Festivalbar con “Che vuoi che sia... se t'ho aspettato tanto”, e si esibisce all’Olympia di Parigi insieme a Charles Aznavour.

Nel 1977 rappresenta l’Italia all’Eurofestival con “Libera”, e nell’album “Per amarti” inizia il sodalizio con Ivano Fossati - con il quale vive una tormentata storia d’amore - che continua con l’album seguente, “Danza” (1979). Dopo un anno di sosta realizza un album da cantautrice, “Mimì” (1981), e partecipa al Festivalbar con “Ti regalo un sorriso”.

Del 1982 è la sua prima partecipazione al Festival di Sanremo, dove interpreta una canzone di Fossati, “E non finisce mica il cielo” ottenendo il Premio della Critica - che dopo la sua scomparsa le verrà intitolato -. Nell’album seguente, “Quante volte... ho contato le stelle”, collabora con Shel Shapiro.

Nel 1983 si ritira dalle scene dopo un concerto documentato dall’album “Miei compagni di viaggio”. Il suo rientro all’attività avviene nel 1989 al Festival di Sanremo con “Almeno tu nell’universo” (ancora Premio della Critica) e con l’album “Martini Mia”.

Nel 1990 al Festival di Sanremo interpreta “La nevicata del '56”, e riceve ancora una volta il Premio della Critica. Nel 1992 è nuovamente in gara a Sanremo con “Gli uomini non cambiano”, classificandosi al secondo posto. Poco più tardi rappresenta l’Italia all’Eurofestival con “Rapsodia”. Nel 1993 duetta - sempre a Sanremo - con la sorella Loredana Berté in “Stiamo come stiamo”.

Nel 1994 pubblica il suo ultimo album, “La musica che mi gira intorno”.

 

Il 12 maggio del 1995 viene trovata senza vita nella sua abitazione a Cardano al Campo, in provincia di Varese.

  

Negli anni seguenti vengono pubblicati numerosi altri dischi - raccolte, inediti, registrazioni dal vivo -. Tra tutti ricordiamo quello del settembre 2010, quando, in occasione dell’anniversario della nascita dell’artista esce “Domani”, disco edito da Rai Trade, che raccoglie esibizioni inedite tratte dagli archivi radiofonici e televisivi della stessa Rai.

Recentemente - il 31 luglio 2015 - Rai 1 le ha reso omaggio con una straordinaria serata televisiva, in diretta streaming, dal titolo “Per sempre Mia”.