Record di ascolti per “Il Commissario Montalbano” 

 

 

Lunedì 27 febbraio 2017 con “Un covo di vipere” è tornato su Rai 1 il commissario più amato dagli italiani: "Montalbano, sono!", vincendo la serata televisiva con oltre 10 milioni di telespettatori, sfiorando il 41% di share.

La fortunata serie tv con Luca Zingaretti è andata in onda su Rai 1, sempre in prima serata, anche ieri, lunedì 6 marzo, con “Come voleva la prassi”. E i numeri parlano da soli: oltre 11 milioni di telespettatori, con il 44% di share.

Entrambi gli episodi sono tratti dalle storie di Andrea Camilleri, lo scrittore creatore del personaggio di Salvo Montalbano, protagonista di 38 opere fino ad ora pubblicate.

Il commissario Montalbano è una produzione Rai Fiction - Palomar, prodotto da Carlo Degli Esposti e Nora Barbieri con Max Gusberti, e diretto da Alberto Sironi, con Luca Zingaretti, Cesare Bocci, Peppino Mazzotta, Angelo Russo e Sonia Bergamasco.

 

La troupe del commissario Montalbano tornerà nell’area di Ragusa Iblea a fine aprile per girare altre due puntate della fiction tv campione d’ascolti: "Amore" e "La giostra degli scambi".

 

Andrea Camilleri è nato a Porto Empedocle, in provincia di Agrigento, il 6 settembre del 1925. Ha cominciato a lavorare come regista teatrale nel 1942. Da allora ha messo in scena più di cento opere, tra cui molti lavori di Luigi Pirandello: Così è (se vi pare) nel 1958, Ma non è una cosa seria nel 1964, La rappresentazione della favola destinata ai Giganti nel 1959, Sei personaggi in cerca d'autore, rappresentato a Lisbona con allievi e attori inglesi e russi che recitavano ognuno nella propria lingua, Il gioco delle parti nel 1980, e molti altri.

È stato il primo a portare Beckett in Italia, mettendo in scena Finale di partita nel 1958 al Teatro dei Satiri di Roma e poi nella versione televisiva con Adolfo Celi e Renato Rascel.

Ha rappresentato testi di Ionesco (Il nuovo inquilino nel 1959 e Le sedie nel 1976), Adamov (Come siamo stati nel 1957, prima assoluta in Italia), Strindberg, T.S. Eliot. Ha messo in scena i poemi di Majakovskij nello spettacolo Il trucco e l'anima, che è stato in tournée in tutto il Sudamerica.           

Ha realizzato numerose regie di opere teatrali e di romanzi sceneggiati per la radio e per la televisione. È stato autore, sceneggiatore e regista di programmi culturali per la radio e la televisione. Ha prodotto diversi programmi televisivi tra cui, per esempio, un ciclo dedicato dalla Rai al teatro di Eduardo De Filippo e le famose serie poliziesche del Commissario Maigret di Simenon e del Tenente Sheridan.

Ha insegnato al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma dal 1958 al 1965 e dal 1968 al 1970; è stato titolare della cattedra di regia all'Accademia Nazionale di Arte Drammatica "Silvio D'Amico" dal 1977 al 1997. Ha tenuto corsi, conferenze e stage di regia, sia in Italia che all'estero.

All’età di vent'anni alcune sue poesie furono pubblicate in un'antologia curata da Giuseppe Ungaretti. Nello stesso tempo scriveva i suoi primi racconti per riviste e quotidiani come "L'Italia socialista" e "L'ora" di Palermo.

Ha esordito come romanziere nel 1978 con Il corso delle cose (Lalli, ristampato da Sellerio nel 1999), primo della serie dei romanzi "storici".

Due anni dopo ha pubblicato con Garzanti Un filo di fumo (premio Gela).

Sono seguiti, per Sellerio: La strage dimenticata, La stagione della caccia, La bolla di componenda, Il birraio di Preston (premio Vittorini), La concessione del telefono. Nel 1999 è uscito per Rizzoli La mossa del cavallo (premio Elsa Morante). Sempre Sellerio ha pubblicato i primi cinque romanzi - ne sono seguiti molti altri - che hanno come protagonista il commissario Montalbano: La forma dell'acqua (1994), Il cane di terracotta (1996), Il ladro di merendine (1996), La voce del violino (1998, premio Flaiano), La gita a Tindari (2000).           

Per Mondadori sono usciti: Un mese con Montalbano (1998), Gli arancini di Montalbano (1999) e La scomparsa di Patò (2000), che riprende il filone dei romanzi "storici". Ha collaborato a riviste italiane e straniere ("Ridotto", "Sipario", "Dramma", "Le théatre dans le monde") e dal 1995 all'"Almanacco letterario" (Edizione dell'Altana).

Dai suoi romanzi incentrati sulla figura del commissario Salvo Montalbano è stata tratta una lunga e fortunata serie di film per la televisione - la prima messa in onda risale al 1999 su Rai 2 - alla realizzazione della quale Camilleri ha collaborato come sceneggiatore. Difficile contare le repliche! Sua anche la sceneggiatura e l'adattamento per il teatro del Birraio di Preston, che nella versione per la radio lo ha visto autore e interprete.

Sempre per la radio ha sceneggiato e adattato Un filo di fumo, partecipandovi anche in veste di lettore. Ha recitato nel ruolo di capo della polizia in Guerra di spie, film per la Tv di Corrado Augias, e nel ruolo del nonno archeologo ne Il gioco della maschera di Rocco Mortelliti, di cui lo stesso Camilleri ha scritto il soggetto.

Sposato dal 1947 con Rosetta Dello Siesto, ha avuto tre figlie e quattro nipoti.

Andrea Camilleri ha vissuto a Roma dalla fine degli anni Quaranta.

Con “L’altro capo del filo”, Sellerio editore, l'ennesima indagine del commissario Montalbano - maggio 2016 -, ha festeggiato i cento libri pubblicati, a cui sono seguìti altri successi.  

Andrea Camilleri si è spento a Roma il 17 luglio del 2019, all'età di 93 anni.