Shimon Peres 

 

 

"Una vita per la pace" 

 

 

Nato a Vishnev, in Polonia, il 2 agosto del 1923, emigrato in Palestina nel 1934, Shimon Peres entra nell'Hagānāh, corpo paramilitare ebraico, e aderisce al Mapai (partito laburista), guidato da David Ben Gurion che, in qualità di capo delle organizzazioni militari sioniste clandestine, lo invia nel 1947-48 negli Stati Uniti con il compito di reperire armi.

Direttore generale del ministero della Difesa (1953-59, con tale incarico compie, in particolare, missioni in Francia per ottenere armi in vista dell'attacco anglo-franco-israeliano all'Egitto del 1956), quindi viceministro (1959-65), segue Ben Gurion nella scissione dal Mapai (1965) che dà vita al Rafi (Lista del lavoro israeliana).

Entrato nel Partito laburista israeliano, che nel 1968 riunifica le principali tendenze laburiste, dal 1969 guida vari ministeri, fra cui quello della Difesa (1974-77).

Presidente del partito laburista dal 1977, è primo ministro nel 1984-86 e in seguito ministro degli Esteri (1986-88) e delle Finanze (1988-90). Sostituito da Yitzhak Rabin alla guida del partito laburista nel 1992, dal febbraio Peres assume la carica di ministro degli Esteri, svolgendo un ruolo di rilievo nei negoziati che portano al riconoscimento reciproco tra Israele e OLP (sett. 1993).

Nel settembre del 1995, dopo mesi di intensi negoziati, firma come ministro degli Esteri l'accordo, noto come Oslo II, con il leader dell'OLP, che prevede il graduale ritiro delle forze israeliane da alcune città della Cisgiordania.

Tornato alla guida del Partito laburista e del governo nella difficile fase di transizione seguita all'assassinio del primo ministro Rabin (nov. 1995), dopo gli attacchi terroristici del febbraio-marzo 1996 a Tel Aviv, Gerusalemme e Ashqĕlōn, adotta una politica intransigente, promuovendo fra l'altro un'estesa offensiva aerea sul Libano centro-meridionale (apr. 1996).

Alle elezioni del maggio 1996 per la carica di primo ministro, Peres viene sconfitto dal candidato del Likud, Benjamin Netanyahu. Nel marzo 2001 è nominato ministro degli Esteri nel governo di unità nazionale guidato dal leader del Likud Ariel Sharon. Nel 2005 lascia il Partito laburista e aderisce a Kadima, il nuovo partito fondato da Sharon; nello stesso anno diventa vice primo ministro. Nel 2007 è eletto nono presidente dello Stato di Israele, carica che ha ricoperto fino al 2014, quando gli è subentrato Reuven Rivlin.

Per aver lavorato al riconoscimento reciproco di Israele e OLP, nel 1994 ha ricevuto, con Yitzhak Rabin e Yasser Arafāt, il premio Nobel per la pace.

 

Shimon Peres si è spento a Tel Aviv il 28 settembre del 2016, all’età di 93 anni, in seguito a un'ischemia cerebrale

 

29/9/2016