Alberto Lionello: un artista a tutto tondo.
La vita di Alberto Lionello (1930-1994): il lungo ed eclettico percorso di un grande attore tra prosa, cinema, radio, tv e varietà. La brillante carriera di un artista poliedrico a cui il III Municipio della Capitale ha voluto dedicare una via nel quartiere Porta di Roma; strada dove sorge peraltro il noto Centro Commerciale.
È il 12 luglio del 1930 quando Alberto Lionello nasce nel cuore di Milano, nel centralissimo Corso Venezia. Di origine veneta e figlio di sarti, egli si avvicina al mondo dell’arte e, in particolare del teatro, ancora adolescente, per seguire un tenero amore.
Decide poi di diventare attore dopo aver visto recitare Renzo Ricci, che diviene il suo mito. Così, dopo aver frequentato i corsi di Irma Vassia, si iscrive all’Accademia dei Filodrammatici.
Il 1949 è l’anno del debutto di Lionello su un palcoscenico. Da qui prende il via la sua folgorante carriera ultraquarantennale che spazierà dal teatro alla televisione, dalla radio al cinema, e che vedrà chiudersi il sipario proprio poco tempo prima della scomparsa del grande artista.
Sono rimaste insuperate le sue interpretazioni di Giacomo Puccini, Rodolfo Valentino, Leone Gala ne “Il giuoco delle parti”, e innumerevoli altre.
Ma l’incontro che più di tutti segna la sua vita professionale e sentimentale è quello con l’attrice Enrica Blanch nel “Piacere dell’Onestà” di Luigi Pirandello. Dal 1979 al 1994 i due artisti lavorano sempre insieme e fanno coppia fissa anche nella vita privata - hanno avuto due figli: Gea e Luca -.
Alberto Lionello si spegne nella sua casa di Fregene, vicino Roma, il 14 luglio del 1994 a causa di un male incurabile, dopo aver portato sulle scene italiane un’edizione memorabile de “Il mercante di Venezia” shakespeariano, interpretando il complesso ruolo di Shylock.
Va inoltre ricordato che oltre ad essere stato un grande attore che ha saputo interpretare con maestria i suoi molteplici personaggi, sia comici che tragici, Lionello aveva la capacità di saper adattare il testo dello spettacolo da mettere in scena, sia in base agli spettatori che alla città dove veniva rappresentato.
Era un attore pignolo, molto attento allo studio dei personaggi da rappresentare anche dal punto di vista psicologico e faceva uno studio molto analitico dei copioni, dove era solito porre una particolare attenzione agli accenti delle parole; non va infatti dimenticato che Alberto Lionello nasce come attore-chansonnier.