Alessandro Alessandroni: il “fischio” del western all’italiana. 

 

Ripercorriamo la vita e la carriera del maestro Alessandro Alessandroni, noto al grande pubblico come il “fischio” degli spaghetti western. Un'avventura artistica tra note e immagini. 

 

Nato a Roma il 18 marzo del 1925, Alessandro Alessandroni è cresciuto nella città di Soriano nel Cimino, 40 miglia a nord della Capitale.

Il barbiere di famiglia era un luogo d'incontro favorito dai talenti locali. "Avevamo gli strumenti; una chitarra, un mandolino ed una mandola. Non facevamo molti affari. Ma facevamo molta musica!", amava raccontare.

Apprezzato per il suo grande contributo alla musica che ha caratterizzato il cinema italiano, specialmente i film Western di Sergio Leone, la storia del giovane musicista Alessandroni comincia nella tradizione folkloristica della sua regione nativa, il Lazio. Con l'aiuto di un amico che suonava la chitarra, Alessandroni infatti imparò i concetti base. A 13 anni comprò il suo primo mandolino e dedicò parecchio del suo tempo all'ascolto della musica classica.

Non ci volle molto per imparare bene lo strumento. Nel periodo degli ultimi anni di liceo, formò una banda con la quale suonava nei locali da ballo il sabato sera. Scoprì i piaceri della musica, del denaro e dell'avventura, "saltando da un’influenza all'altra", "da uno strumento all'altro": fisarmonica, chitarra, basso tuba. Poi scoprì il Jazz ed il sax tenore.

Questo fu il suo ingresso nel mondo della musica. Accidentalmente, Alessandroni scoprì inoltre di avere una straordinaria capacità di fischiare, cosa che spesso ha fatto durante le sue performances. "Chiunque può fischiare" diceva. "Ma è una questione di grandi quantità di fiato ed una piccola quantità di suono". Per non menzionare il tono acuto e perfetto del suo fischio. Ha girato l'Europa suonando il piano e cantando nei clubs. Di ritorno in Italia, Alessandroni ha formato il suo quartetto di cantanti personale "le 4 caravelle" partecipando ad una trasmissione nazionale molto popolare, Canzonissima. Il suo amico di infanzia, Ennio Morricone, lo invitò a collaborare al film "Spaghetti Western" di Sergio Leone "Per un pugno di dollari". Il suo caratteristico fischio divenne così una firma sonora per quella serie di Western all'italiana.

Il suo quartetto si espanse in gruppo di sedici membri rinominato "I Cantori Moderni", che diventò conosciuto per il loro suono originale e professionalità.

Alessandroni era un uomo di natura modesto, "Io sono un esecutore, non una star… le stars sono compositori come Morricone…". Ma nonostante la sua modestia Alessandroni è stato acclamato a livello internazionale per il suo enorme contributo al cinema italiano. Musicalmente, era un inguaribile romantico e un fan dei compositori Russi del XIX secolo. Credeva che la loro passione e profonda melanconia, così eminentemente riflessa nelle loro composizioni, permettesse alla loro musica di toccare le emozioni più profonde dell'anima. Fino alla fine Alessandroni ha preferito gli strumenti a corda, inclusi quelli che per primi imparò dal barbiere, il mandolino e la chitarra classica. Per lui, il loro ricco tono melodico avevano la singolare capacità di vibrare insieme alle intime complessità del cuore umano. Alessandroni è stato anche un suonatore virtuoso di sassofono, sitar, fisarmonica e tastiere.

Ma come egli stesso ammetteva, "di tutti gli strumenti che ho suonato, c'è n'è solo uno che sento veramente mio, la chitarra".

Gli interessi musicali di Alessandroni sono stati dunque molto eterogenei. Ha avuto una curiosità molto sviluppata circa gli aspetti kaleidoscopici della musica ovunque. Il suo dono speciale è stato l'abilità di integrare influenze musicali da tutto il mondo nelle sue composizioni, arrangiamenti ed esecuzioni. Questo musicista professionista, dai modi calmi e di chiara eleganza, inoltre si è contraddistinto per una semplicità d'animo che si è riflessa nel suo amore per la vita, nel suo acuto sense of humor e, non per ultimo, nella sua musica.

Il Maestro Alessandro Alessandroni si è spento a Roma il 26 marzo del 2017, all’età di 92 anni