LUCA DE FILIPPO:
L'ULTIMO EREDE DELLA COMMEDIA NAPOLETANA
[Note biografiche, a 5 anni dalla scomparsa]
Luca De Filippo
La vita di Luca De Filippo (1948-2015): il ritratto dell’ultimo erede della commedia napoletana.
Luca De Filippo nasce a Napoli il 3 giugno del 1948 dal grande Eduardo De Filippo e dalla cantante e attrice torinese Thea Prandi.
La sua carriera comincia da bambino, nel 1955, quando è Peppeniello in “Miseria e nobiltà” di Eduardo Scarpetta, diretto dal padre. Ma il vero debutto avviene all’età di vent’anni ne “Il figlio di Pulcinella” di Eduardo (regia di Gennaro Magliulo), con il nome di Luca Della Porta. Da questo momento inizia un’intensissima attività teatrale. Numerose sono anche le sue apparizioni cinematografiche e televisive.
Nel 1981 fonda la sua compagnia teatrale, con la quale sceglie di confrontarsi non solo con le commedie del padre ma con tutti i grandi maestri della Storia del teatro: da Molière a Pinter a Beckett, da Scarpetta a Pirandello. Dirige quindi “Uomo e galantuomo”, “Non ti pago”, “Il contratto”, “Penziere mieje” - nato attorno ad alcune poesie di Eduardo musicate da Antonio Sinagra - e “Ditegli sempre di sì”, ma realizza anche un’opera di Pasquale Altavilla “ ‘A fortuna e Pulicinella” e il “Don Giovanni” di Molière, e nel 1990 dirige Umberto Orsini ne “Il piacere dell’onestà” di Pirandello.
Per la regia di Armando Pugliese interpreta “ ‘O scarfalietto”, “Ogni anno punto e daccapo”, “Questi fantasmi!” - che segna l’inizio della lunga collaborazione con Enrico Job - e “Il Tartuffo” di Molière.
Nell’estate del 2000 cura la regia de “La scala di seta” di Gioacchino Rossini, per il Rossini Opera Festival di Pesaro. Nel biennio 2001-2002 dirige ed interpreta, insieme a Umberto Orsini, “L’Arte della commedia”, di Eduardo.
Particolarmente attento al teatro contemporaneo, è regista e interprete de “La casa al mare” di Vincenzo Cerami (1990-91), protagonista di “Tuttosà” e “Chebestia” (1992-93, regia di Benno Besson), de “L’esibizionista”, (testo e regia di Lina Wertmuller, 1993-94), de “L’amante” di Harold Pinter (con Anna Galiena, regia di Andrée Ruth Shammah, 1997), de “Il Suicida” (libero adattamento di Michele Serra da Nicolaj Erdman, regia di Armando Pugliese, 1999-2000), di “Aspettando Godot”, di Samuel Beckett, sua anche la regia (2001-02), e dirige “Resisté” di Indro Montanelli, realizzato in collaborazione con il Teatro Franco Parenti di Milano.
Nel 2002-03 interpreta “La palla al piede” di Georges Feydeau, con Gianfelice Imparato e Carolina Rosi, regia di Armando Pugliese, curandone anche, con Carolina Rosi, traduzione e adattamento.
A maggio del 2003 debutta nello stesso Teatro San Carlo, con la regia di Francesco Rosi, la nuova messa in scena di “Napoli Milionaria!”, a distanza di quasi sessant’anni dalla prima storica rappresentazione del 25 marzo 1945, a pochi mesi dalla fine della Seconda guerra mondiale, nella sala requisita e ottenuta da Eduardo per una sola replica. Luca ne è protagonista, accanto all’interprete femminile Mariangela D’Abbraccio. Le repliche si susseguono con grande successo in tutta Italia fino alla primavera del 2006. Sempre con la regia di Francesco Rosi, debutta ad ottobre del 2006 al Teatro Argentina ne “Le Voci di dentro”, di Eduardo. Lo spettacolo, accolto con unanime favore da critica e pubblico, viene replicato per tre stagioni. Terzo allestimento della trilogia su Eduardo realizzata in collaborazione con Francesco Rosi, è “Filumena Marturano”, di cui è interprete con Lina Sastri e che, accolta con lo stesso successo, rimane a lungo in tournée.
Alla fine del 2009, insieme a Nicola Piovani presenta al Teatro San Ferdinando di Napoli “Padre Cicogna”, poema messo in musica per ricordare Eduardo a venticinque anni dalla scomparsa. Nel 2010 torna alla regia con lo spettacolo “Le bugie con le gambe lunghe”, di cui è anche l’interprete principale, come pure, nel 2012, de “La Grande Magia”.
A dicembre del 2013 mette in scena un nuovo spettacolo: “Sogno di una notte di mezza sbornia”, di Eduardo De Filippo, commedia liberamente tratta da “La Fortuna si diverte”, di Athos Setti.
L’inizio del 2015 si apre con le repliche di “Sogno di una notte di mezza sbornia”, per continuare con la messa in scena e la regia di “Non ti pago”.
Sempre nel 2015 accetta l’incarico di dirigere la Scuola di Recitazione del Teatro Stabile di Napoli - Teatro Nazionale.
È stato presidente della Fondazione Eduardo De Filippo, costituita nel 2008, in seguito alla donazione del Teatro San Ferdinando alla città di Napoli da parte della famiglia De Filippo. La Fondazione persegue finalità culturali ed è attiva in ambito civile e sociale a favore dei ragazzi a rischio per i quali Luca si è impegnato, come già suo padre, promotore della legge regionale n. 41 del 1987, nota come “legge Eduardo”.
Da due diverse compagne ha avuto tre figli (Matteo, Tommaso e Luisa). Nel 2013 ha sposato Carolina Rosi figlia del regista Francesco Rosi, con la quale ha condiviso anche tante avventure teatrali.
Luca De Filippo, l’ultimo erede della commedia napoletana, si è spento a Roma il 27 novembre del 2015, all’età di 67 anni.