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Addio a Carla Fracci: una vita "sulle punte". 

 

La vita e la carriera di Carla Fracci (1936-2021): il ricordo di una delle più importanti ballerine della storia. 

 

Carla Fracci nasce a Milano il 20 agosto del 1936.

Il padre fa il tranviere ma nutre una grande passione per il tango. La porta perciò spesso nelle balere ad osservare chi balla. Entra alla Scala per un caso fortuito: un amico di famiglia, professore d'orchestra del teatro milanese, suggerisce ai genitori di iscriverla alla scuola di ballo. Quando, piccola e fragile, si presenta agli esami di ammissione, i commissari non la prendono molto in considerazione, ma il suo visino dolce suscita tenerezza in una maestra presente all'audizione, ed è così che Carla viene ammessa. Si diploma alla Scala nel 1954 ed entra a far parte del Corpo di Ballo nel 1955.

Dopo il "passo d'addio" al termine della scuola, avviene il classico colpo di fortuna. Alla Scala si rappresenta "Cenerentola" e Violette Verdy, prima ballerina dell'Opéra di Parigi, rinuncia ad alcune recite. Carla Fracci viene chiamata in palcoscenico per provare la parte e viene scelta come sostituta. Il debutto trionfale avviene il 31 dicembre del 1955. Da quel momento inizia la sua luminosa ed inarrestabile carriera.

Nel 1958 diventa prima ballerina della Scala e nello stesso anno avviene il grande incontro con il coreografo John Cranko che la vuole come Giulietta nella sua nuova versione di "Romeo e Giulietta" per la Fenice di Venezia. Successivamente, nel 1959, interpreta al Royal Festival Hall di Londra per la prima volta Giselle: personaggio con il quale la ballerina milanese si afferma in tutto il mondo. Segue un lungo elenco di eroine del balletto: Aurora, Gelsomina, Odile/Odette, Swanilda, da lei magistralmente interpretate e che, grazie alla sua straordinaria sensibilità, la consacrano come la “ballerina-interprete” per eccellenza.

Carla prosegue la sua formazione artistica partecipando a stage avanzati a Londra, Parigi e New York. Danza in Italia e all'estero con partner d'eccezione: Rudolph Nureyev, Milhorad Miskovich, Vladimir Vassiliev, solo per citarne alcuni.

Si sposa nel 1962 con il regista Beppe Menegatti, con cui nel 1968 avrà un figlio: Francesco.

Nel 1974 comincia a danzare con l'American Ballet Theatre.

Diventa direttrice del Corpo di Ballo del San Carlo di Napoli nel 1988, e successivamente dell'Arena di Verona e del Teatro alla Scala.

Dal 1994 è membro dell'Accademia di Belle Arti di Brera. Dal 1995 è anche presidente di Altritalia Ambiente, associazione ambientalista.

Il 2002 la vede protagonista di una vera e propria sfida, in cui veste i panni maschili di Amleto sul palcoscenico del Teatro dell'Opera a Roma, in un balletto ispirato all'omonimo dramma shakespeariano. Carla Fracci è l’unica donna attorniata da una compagnia di uomini.

Direttrice del Corpo di Ballo dell'Opera di Roma dal 2000 al 2010, la Fracci, nel corso della sua lunga e brillante carriera, ha ricevuto numerosi premi internazionali ed è stata insignita del titolo di Cavaliere, Commendatore e Grand'Ufficiale della Repubblica Italiana.

Dal 2009 al 2014 è stata Assessore alla Cultura della Provincia di Firenze.

Nel 2013 ha pubblicato, per Mondadori, la sua autobiografia “Passo dopo passo. La mia storia”. 

Carla Fracci si è spenta a Milano il 27 maggio del 2021, all'età di 84 anni.