Gregory Peck 

 

Un ritratto di Gregory Peck (1916-2003).

 

Tra i divi assoluti di Hollywood, è stato uno degli attori di maggior fascino nella storia del cinema mondiale. 

 

 

Figlio di un droghiere di San Diego, Gregory Peck è nato a Jolla (California), il 5 aprile del 1916.

I suoi genitori divorziano quando ha cinque anni e lui viene allevato dalla nonna con la quale vive un'infanzia serena.

Tipico esempio di eroe dello schermo, Gregory Peck cercherà sempre di associare con tenacia e incredibile professionalità il proprio nome a pellicole di grande spessore artistico e morale.

La sua personalità lo fa diventare molto presto un vero e proprio simbolo di rettitudine per la popolazione americana, tanto da meritare perfino gli elogi dell'allora presidente americano Lyndon Johnson, che lo definì: "un umanitario, al quale gli americani dovevano molto".

Peck si è sempre diviso sullo schermo fra personaggi affascinanti e carismatici e altri più sensibili, misteriosi e riflessivi.

La febbre per lo spettacolo lo prende all'improvviso, mentre studia medicina nella prestigiosa università di Berkeley. È il 1938, Gregory è a New York per una trasferta sportiva della sua squadra di canottaggio. La grande mela lo affascina e durante il tempo libero assiste, a Broadway, allo spettacolo "I've married an angel". La passione per il palcoscenico gli farà abbandonare gli studi e per pagare la scuola di recitazione, la Neighborhood Playhouse, Gregory Peck lavorerà nel 1939 anche in un luna park e come guida al Radio City ed al Rockfeller Center.

Ottiene il suo primo ingaggio importante nel 1941 al National Theater di Washington e appena un anno dopo è già un idolo e il cinema comincia a richiederlo.

A farne una star è il regista Alfred Hitchcock che in Io ti salverò (1945) lo affianca alla bellissima Ingrid Bergman, creando una delle coppie più riuscite del grande schermo. In questo periodo lavora con i registi più in voga, sfiorando per tre volte l'ambita statuetta con "Il cucciolo", "Barriera invisibile" e "Cielo di fuoco".

Entra nel mito la sua interpretazione dello squattrinato giornalista che, tra le strade di Roma, si innamora di una giovane principessa, interpretata da Audrey Hepburn, in Vacanze romane (1953) di William Wyler.

Nell'ottobre del 1941 Peck sposa durante la sua prima tournée teatrale Greta Rice, una parrucchiera appena conosciuta. Da lei avrà tre figli: Jonathan nel 1944 (morto suicida nel 1975), Stephen nel 1954 e Carey nel 1949. Nel 1954 lei gli concederà il divorzio in cambio di un milione di dollari, una villa a Beverly Hills ed un assegno mensile di 300 mila dollari, a quei tempi una cifra stratosferica. L'anno seguente sposa la giornalista francese Veronique Passani, conosciuta in occasione di un'intervista. Da lei avrà due figli:Tony nel 1956 e Cecilia nel 1958.

Dal 1967 al 1970 è stato presidente dell'Accademy of Motion Pictures Arts and Science.

Nel 1989 l'American Film Institute gli ha assegnato il suo prestigioso premio speciale "Una vita per il cinema". Complessivamente ha ottenuto quattro nomination all'Oscar che nel 1962 ha vinto con "Il buio oltre la siepe".

 

L'ultima sua perla è del 1991: "Cape Fear - Il promontorio della paura", rifacimento di Martin Scorsese dell'omonimo film nel quale l'attore statunitense aveva recitato nel 1961.

Gregory Peck si è spento nella sua casa di Beverly Hills, con accanto la moglie Veronique, il 12 giugno del 2003, all’età di 87 anni