La prima “tribuna politica” della televisione italiana
L’11 ottobre del 1960 - in vista delle elezioni amministrative del 6-7-novembre - la televisione italiana lanciava il programma “Tribuna elettorale”, in cui i partiti politici potevano illustrare ai cittadini le proprie linee. Il dibattito era moderato da Gianni Granzotto.
In tempi recenti è davvero molto raro trovare un giorno della settimana in cui la programmazione televisiva non preveda un talk show con ospiti politici. Oggi infatti la politica è proprio dappertutto; agli albori della televisione italiana, invece, essa era completamente assente dal piccolo schermo.
Ma ecco che l'11 ottobre del 1960, a sei anni dall'inizio delle trasmissioni televisive regolari della Rai - 3 gennaio 1954 - la politica entrò per la prima volta nelle case degli italiani, con il programma “Tribuna elettorale”.
Condotta, in veste di moderatore, dal giornalista e scrittore Gianni Granzotto (1914-1985), la nuova rubrica dava spazio di volta in volta ai rappresentanti dei singoli partiti, in vista dell'appuntamento elettorale.
Il primo ospite in trasmissione fu Mario Scelba, ministro dell’Interno, cui seguirono grandi nomi della storia politica italiana.
Da Aldo Moro a Palmiro Togliatti, da Pietro Nenni a Giuseppe Saragat a Enrico Berlinguer, per oltre un decennio nella “scatola magica” sfilarono dunque i grandi - ma anche i piccoli - protagonisti della politica nazionale.
L'immediato successo convinse la Tv di Stato a lanciare l'anno successivo un altro spazio simile, con il nome di “Tribuna politica”.
Quest'ultima prese ad occupare la scena grazie anche alla equilibrata e garbata conduzione del giornalista radio-televisivo Jader Jacobelli (1918-2005), durata fino al 1986.
Ma questa è un’altra storia.